E’ più facile vivere come un condannato a morte che come un condannato a vivere. Ma quasi mai, cio’ che è facile, è il meglio per noi, ed alla fine siamo sempre cio’ che scegliamo.
Io, Alessandro Bruno
Scrivo perché mi piace andare in giro con una lente di ingrandimento a rompere i coglioni ai dettagli.
E’ più facile vivere come un condannato a morte che come un condannato a vivere. Ma quasi mai, cio’ che è facile, è il meglio per noi, ed alla fine siamo sempre cio’ che scegliamo.
Io, Alessandro Bruno
I Grandi non muoiono mai, imparano giusto a creare un nuovo se stessi. Bisogna solo imparare a leggere il Silenzio.
Io, Alessandro Bruno
La sensibilità quando viene offesa non cicatrizza mai; anzi talvolta incancrenisce e poi muore.
E’ l’origine dei dubbi che ne definisce la loro qualità. I nostri propri dubbi ci fanno crescere e spingono a vivere, quelli che ci instillano gli altri ci paralizzano e ci uccidono lentamente.
Io, Alessandro Bruno
Reprimere le proprie emozioni è come pisciare sul fuoco sacro della vita per spegnerlo.
Io, Alessandro Bruno
La generazione passata ha distrutto il sogno di tutti noi romantici: ha creduto darci tanti motivi per vivere ma, in realtà, ci ha privato di ogni aspirazione per cui morire.
Io, Alessandro Bruno
La speranza è l’ultima a morire ma molti le praticano l’eutanasia.
Io, Alessandro Bruno
La mia malinconia entra dolcemente, senza bussare. Si accomoda su una poltrona sdrucita e stende vecchie foto su un tavolaccio di legno; spande nell’aria profumi di torte, di dopobarba all’alcool e di pelle dopo un abbraccio, mentre una radio gracchiante trasmette parole giuste di voci lontane che vivono ancora.
Quando morirò sarò abbracciato a lei. E non avrò paura.
Io, Alessandro Bruno
La suscettibilità è il punto morto dell’ego, la dignità è quello di partenza.
Io, Alessandro Bruno
Sono morto ogni volta che non ho imparato qualcosa. Io studio per sopravvivere.
Io, Alessandro Bruno